Caro Lettore,
avrei voluto scrivere un post sui “Saldi” o su “Gli attori da seguire su Instagram” perché Julianne Moore ha da poco aperto il profilo e io morivo dalla voglia di inserirla nella lista ma non riuscivo a premere i tasti della tastiera del Mac. Volevo raccontarti di un qualcosa che forse andrà meno d’accordo con Google ma molto di più con il mio io frenetico ed euforico, in perfetto stile Ariete.
Mentre scrivo mi chiedo se esiste ancora qualcuno che riempie i diari di viaggio, con quaderno e penna (e dopo il caso Wired ho il terrore che la carta scompaia per sempre!).
Quei diari in cui annoti i pensieri, i ristoranti più buoni e la loro via, le persone buffe che incontri e quei colori e quei dettagli che speri di portarti negli anni e che prometti di non dimenticartene mai perché ti torneranno utili nei momenti in cui di colore neanche l’ombra. Per te il diario di viaggio va ancora di moda?
Perché volevo provare a farne uno proprio qui, tra carta e penna e l’amico WordPress. Sto organizzando un viaggio nel Sud dell’Inghilterra (Wessex-Devon-Cornovaglia-Wessex-London?), parto senza biglietto di ritorno. Quello lo farò lungo la strada e non appena inizierò a intravedere il colore della pelle del portafoglio.
Questa è la prima pagina del mio diario di viaggio. Al momento è evidente che:
1. Atterrerò a Bristol e cercherò di vedere il più possibile in 24 ore.
2. Mi sposterò a Bath e dormirò all’interno del Campus universitario (cose che dovresti fare a 20 anni e invece le fai a 30 e di cui vado molto fiera perché ho risparmiato un sacco di soldi! Mia nipote Emma sarà orgogliosa di me!).
3. Rimarrò a Bath per 3-4 giorni facendo un “saltone” al Jane Austen Centre e al Fashion Museum. Forse tappa a Stonehenge.
4. Prenderò il treno e attraverserò parte della Cornovaglia e mi fermerò a Newquay per circa 1 settimana in una stanza che è tipo 15 mq o meno, adesso non ricordo o non voglio ricordare.
5. Devo ancora organizzare la settimana a Newquay tra surfisti, scogliere, paesaggi super e sport estremi in acqua (…).
6. Dovrò approdare a Weymouth sana e salva per visitare il faro e poi partire verso la Jurassic Coast.
7. ?
Cose da portare:
– due o tre caricabatterie per iPhone, vorrei portarne di più ma “Lui” non è d’accordo. (sostiene che due dovrebbero bastare);
– le spine quelle per Uk, spine? Volevo dire adattatori;
– il cappello;
– il computer;
– la crema solare altrimenti è probabile che finisca dritta la pronto soccorso e il mio inglese è arrugginito;
– la guida e una o due penne;
– la gonna blu lunga, le scarpe comode, i sandali quelli fighi, il vestito denim, la borsa (ma quale?);
– Silk Epil;
– il pennello per Paintbrush Series, tanto “Lui” non se ne accorgerà (mmm);
– tutte le medicine perché io non sono ipocondriaca, io non sono ipocondriaca, io non sono ipocondriaca.
Cose da non portare:
Il “Cosa???” è pronunciato alla Mrs. Fairytale, in Miu Miu, di Filippo Timi in Favola.
– lo smalto (cosa???);
– la piastra (cosa???);
– i pantaloni palazzo (cosa???);
– i tacchi (ok);
– latte detergente, tonico e crema antirughe occhi (cosa???);
– collane e bracciali imponenti (cosa???);
– due gloss, uno sì ma due no (cosa???);
– no clutch, solo borsa grande (cosa???);
– nessun post-it (cosa???).
Valina
Sì secondo me il diario di viaggio esistono ancora, se non si scrivono più sono fotografici oppure blog di viaggi( ma il plot secondo me ha una natura cartacea) in fin dei conti Marina Di Guardo, la mamma della celeberrima Chiara Ferragni cosa fa se non scrivere ed illustrare i suoi viaggi? quindi porta anche una macchina fotografica, qualche penna, pennarello, scotch e taccuini a gogo, perché avrai tanto da scrivere e se dimentichi qualcosa, le foto che scatterai e rivedrai ti faranno da promemoria, buon viaggio
Francy ancora non parto ma grazie per i tuoi tips, sempre ben accetti. A te lei piace? Intendo la mamma della Ferragni?
per i viaggi che fa sì e la invidio molto, ma quella famiglia sembra la versione italiana “The Kardashian” almeno questa è la mia impressione, la mamma, due su tre figlie e mi sembra che vogliano monopolizzare I social
Anche io quest’anno farò un viaggio, ma ho il biglietto di ritorno purtroppo, mi hai fatto venire la voglia di portare un taccuino è una penna. Quindi ho deciso di fare un diario di viaggio. Quando torno se vorrai potrai leggerlo.
Che bello Sonia, fai bene a iniziarlo uno!
Confermo che il diario di viaggio esiste ancora, io ne tengo da ANNI. Generalmente dedico ad ogni viaggio un piccolo taccuino dove annoto ogni mia riflessione, impressione, profumo, dettaglio insignificante che temo potrebbe svanire con il tempo.
La scorsa estate però, ho optato per uno stile diverso, dove la parte descrittiva veniva affiancata da illustrazioni di ciò che avevo fatto o visto (tutto rigorosamente disegnato con pennarello nero punta 0.5 accompagnato da un tocco di verde smeraldo, pennarello e pastello). Ogni volta che lo sfoglio non ho bisogno di leggere, mi bastano le illustrazioni per tornare immediatamente a quei giorni! Quindi credo che anche quest’anno continuerò sulla stessa scia, naturalmente cambiando il tocco di colore 😉
Solo un dubbio, continuare lo stesso album (che ha ancora un sacco di pagine) o sceglierne uno nuovo? Tu che dici?
Ciao Tini! Ma che modo straordinario di rivivere un viaggio, brava! Io ti consiglio di continuare nello stesso album lasciando una pagina vuota tra un luogo e l’altro. Mi piace l’idea di tenere tutto insieme così da portarlo con te dove vorrai. Vale
Grazie Vale!
Seguirò il tuo consiglio 🙂