Caro Lettore,
ti ricordi di Pollyanna?
Pollyanna è la protagonista dell’omonimo cartone di fine anni Ottanta. Il padre di Pollyanna, bambina di otto anni raggiante come il sole con due piccole trecce, lentiggini e salopette, le insegna il gioco della felicità. Grazie a questo, Pollyanna riesce a vedere sempre il lato positivo delle cose, affrontando paure e avversità con coraggio e sorriso.
1. Sono andata a correre. Erano tre mesi che non lo facevo. Non riuscivo a trovare le domande giuste per un’intervista che dovevo fare per il giornale e ho pensato che dopo la corsa tutto sarebbe stato più facile. Ho indossato le scarpe e tutto il resto, sono uscita, ho sentito il vento freddo sopra Ponte San Niccolò e le gambe pesantissime. Ho respirato profondamente mentre continuavo a pensare alle domande. Domanda uno, due, tre, quattro. “Ho bisogno di un foglio, non me le ricorderò”, ho pensato mentre avevo già raggiunto Ponte Giovanni da Verrazzano. Mi sono fermata. Ho guardato i canottieri giocare a basket e ho pensato alla scrittura come Pollyanna.
2. I film che cito nella rubrica Tre film di Cabinarmadio, su Style.it, li guardo tutti. Non riuscirei a parlare di un film fingendo di averlo visto. Giovedì scorso ho finito di vedere Non per soldi… ma per amore verso le 2 e ho iniziato a scrivere una bozza del post su WordPress. Avevo il sorriso di Pollyanna.
3. Per scrivere gli articoli, qui su Valinapostit, a volte ho bisogno di 4 ore. Devo fare una ricerca su magazine/blog/giornali, creare un collage che a volte devo modificare perché non mi convince, controllare la punteggiatura e occuparmi della SEO e non essendo un asso in materia, ci vado sempre cauta.
A volte capita che i brand o i profili Instagram che voglio mostrarti siano così tanti che me li appunto su dei post-it. I foglietti colorati sono cinque, dieci, quindici e inizio piano piano a sentirmi confusa. A questo punto faccio una pausa e mi stendo lo smalto. Dopo mi sento meglio, come Pollyanna.
4. Leggo e rispondo alle mail. A volte sono uffici stampa che ho contattato per richiedere il Press Kit di alcune mostre, altre volte sono proposte di collaborazione. Quando leggo quest’ultima tipologia di mail è come se fossi Pollyanna, corro per la collina, con un mazzo di fiori in mano, ma sono costretta a fermarmi a metà discesa di fronte alle parole “non è previsto un compenso ma le offriremo…”. Io-Pollyanna dico no. Questi sono i no che ti fanno crescere, un po’ come quelli di Valentina Camerini.
5. Sto comprando il pane, sto accendendo l’aspirapolvere, sto lavando i pomodori, sto guardando la prima sfilata di Oscar de la Renta senza Oscar de la Renta, sto rispondendo al telefono e mentre faccio queste cose, penso continuamente a come migliorare il blog. Penso continuamente a nuove idee da proporre ad altre testate, penso a tutti i blog che devo leggere per migliorarmi. Penso a cercare nuovi lavori, penso a come posso far crescere i miei progetti. Lo faccio senza il bisogno di premere nessun pulsante, lo faccio perché mi rende entusiasta e felice come Pollyanna.
6. Continuo a preferire la carta. Se devo scrivere un articolo su qualcosa che non mi piace, che mi è stato imposto e sfortunatamente non trovo interessante, faccio una ricerca doppia. Leggo tutto quello che riesco a trovare e mi appunto i dettagli più curiosi, sull’argomento, sulla mia Moleskine ocra. Sono spesso questi particolari che rendono la mia scrittura più piacevole e briosa alla Pollyanna.
7. Vogliamo lavorare per scrivere, scrivere per lavorare, vivere per scrivere, scrivere per vivere. Quest’ultima è un po’ complicata ma Pollyanna, lo so, sarà in grado di aiutarmi.
Valina
Pollyanna uno dei miei cartoni animati preferiti, anche se per alcuni aspetti triste ma non pesante, tutte dentro di noi dovremmo fare il gioco della felicità, vivremo con più leggerezza e le difficoltà sarebbero meno complicate di come sembrano, non bisogna mai arrendersi
Sì Francy sin da subito le tocca andare a vivere con la zia. Credo di averlo visto alle elementari, la sigla me la ricordo sempre.
Leggere questi sette pensieri da veramente la carica e si percepisce benissimo la passione che stai mettendo in quello che fai. Vai avanti così! 😉
😉
Sei bravissima….continua così
Grazie ReArtù!